Al momento della mostra di opere su carta alla Galerie Arts et Lettres di Vevey esce un nuovo libro di carte inedite accompagnate dal commento di Elena Pontiggia: Italo Valenti elogio della leggerezza e da una scelta di poesie di Anne Valenti de Montet in francese. "È singolare che un'epoca come la nostra, che proclama di amare la leggerezza e in cui tutto aspira (anche troppo) ad essere light e soft; un'epoca in cui Calvino ha potuto scrivere un Elogio della leggerezza e Kundera parlare di una insostenibile leggerezza dell'essere, non abbia ancora ricordato a sufficienza, o comunque abbia ricordato meno di quanto avrebbe dovuto, l'opera di Italo Valenti, che di un'arte lieve e leggera è uno dei maestri." "La sua pittura, comunque, ha sempre mantenuto un legame, un punto di contatto con la realtà e, anche se volessimo definirla astratta (benché ormai la contrapposizione tra astrattismo e figurazione, che tanto divise gli animi negli anni quaranta e cinquanta, non abbia più ragione di essere), dovremmo adottare per lei quella suggestiva formula che Paul Klee usava per sé: 'Io sono un astratto con qualche ricordo'." (Dal testo di Elena Pontiggia)