"In questo volume sono raccolti gli incontri fatti da David Campany con artisti di fama mondiale sulle loro diverse varie fasi creative e sul loro rapporto con il mezzo fotografico. Dalle riflessioni filosofiche alle dichiarazioni semplici e al tempo stesso disarmanti di Stephen Shore, al confronto con William Klein in quanto artista, fotografo e regista al tempo stesso; dall’interesse di Susan Meiselas a mantenere tutti i suoi progetti sempre vivi con una particolare attenzione ai diversi contesti in cui oggi possono essere veicolati – libri, mostre, pagine di riviste, siti web –, all’indagine di Jeff Wall sulla fotografia in quanto “immagine” e “documento”. Queste 14 conversazioni vanno oltre la semplice intervista, rivelano le complesse relazioni tra arte e fotografia, fotografia e mondo, tra parola e immagine. Ogni fotografo ha affrontato la questione dal proprio punto di vista e proprio per questo le testimonianze risultano estremamente varie e diverse tra loro: a volte sono tecniche, a volte filosofiche o estetiche, sociali o una combinazione di tutti questi aspetti. Mettendo insieme le diverse voci, Campany è riuscito a ottenere una buona definizione di fotografia, una definizione che funziona, nonostante le contraddizioni e i paradossi."