19/08/2006
Di liberodil
1 stelle su 5
Walter Jonna, Inseguendo un sogno: noi, i ragazzi della Decima.
Ritter, Milano 2006, pagg. 256, Euro 24.
Il volume è un documento di grande interesse storico ed umano, anche perché contiene notizie in parte inedite ed originali sui fatti di un periodo complesso, o meglio tragico, e su coloro che ne furono protagonisti, spesso loro malgrado. Quanto all’Autore, scampato a ben due fucilazioni ed alle tremende campagne di Russia e d’Italia, si può ben dire che sembra proprio uscito dalla leggenda.
Anche per questo sarebbe necessario che, in vista di una possibile nuova edizione, il libro fosse fatto oggetto di opportune correzioni: anzitutto, dei troppi errori di stampa, e di quelli che inficiano con particolare frequenza i nomi geografici e di persona, in specie stranieri.
Non mancano, poi, gravi sviste circa la realtà storica, che proiettano un ‘immagine di scarsa credibilità sull’intera opera da parte di quanti, in specie per ragioni anagrafiche, non abbiano familiarità con questo momento cruciale della nostra storia.
Ad esempio, a pag. 106 si afferma che Firenze fu occupata dagli anglo-americani “nei giorni tra il 19 ed il 22 aprile” del 1945, mentre è notorio che ciò accadde nell’agosto dell’anno precedente, e che durante il duro inverno successivo il fronte si stabilizzò sulla linea gotica dell’Appennino.
Del pari, a pag. 169 si riporta un concetto che sarebbe stato espresso durante il processo di Norimberga da Joseph Goebbels, definito “uno dei maggiori imputati”: affermazione non meno falsa, perché il personaggio si era suicidato assieme a tutta la famiglia il primo maggio 1945, proprio per non cadere nelle mani degli Alleati e della loro giustizia.
Esistono, poi, diverse inesattezze concettuali che sarebbe parimenti utile correggere. Ad esempio, il trattato di pace non riconobbe nuove nazionalità, ma nuovi Stati, ed i Governi italiani del dopoguerra non furono “conferiti” ai Presidenti di turno, ai quali, caso mai, era stato conferit