Leggendo le poesie di Nino Vicidomini viene da pensare ad Emanuele Severino il quale diceva: "Ebbene per tentare una rifondazione del senso dell'arte non più come espressione del nichilismo e della conseguente volontà di potenza, bisogna riconsiderare il senso autentico dell'essere, la sua struttura originaria, mostrando che nel suo originario significato, che viene esposto da Parmenide, è inclusa la totalità dell'essente che entra nell'apparire. Quindi, bisogna ritornare a Parmenide, ma per andare oltre Parmenide e quindi bisogna tracciare la via che Severino già nella sua prima grande opera "La struttura originaria", indica come la via del giorno, la via in cui l'essere, la totalità dell'essere, è ed è impossibile che non sia". Analizzando le poesie di Nino Vicidomini si scopre un uomo innamorato della vita e dell'arte per lui la parola 'amore' ha moltissimi significati e moltissime forme, in queste Poesie riesce ad esprimere tutto se stesso mettendo a nudo il suo "Io". Prefazione di Giovanni Cardone.