L'"incontro" con gli altri, con esperienze di vita e comunità differenti, è centrale nel processo di maturazione della persona, ma è anche ineludibile per lo sviluppo di pratiche democratiche. I saperi e le dinamiche sociali possano avvantaggiarsi dal coltivare la predisposizione della persona all'incontro, soprattutto alla luce dei rischi che il progresso tecnologico comporta in ambito relazionale. Questo saggio, in prospettiva antropologico-educativa, mette in dialogo la pedagogia e la politica nel riflettere su forma e sostanza dell'incontro come competenza fondamentale per l'uomo e per il cittadino, nell'auspicio di un futuro nel quale risulti sempre più desiderabile accogliere e valorizzare le differenze.