In una Venezia settecentesca, silenziosa ma al tempo stesso satura di voci, di echi che sorgono dalle profondità della coscienza e dei desideri che vi annidano come incancellabili fantasmi, questo nuovo, piccolo grande romanzo di Fermine si presenta come un inno alla voce della Donna, quella voce che può incantare e bruciare la vita di un uomo e fargli capire, nel momento del rischio estremo, che amore, femminilità e musica sono una sola cosa, che ha nome Assoluto.