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perrin valerie - il quaderno dell'amore perduto

IL QUADERNO DELL'AMORE PERDUTO




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Dettagli

Genere:Libro
Lingua: Italiano
Editore:

Nord

Pubblicazione: 07/2020
Edizione: 30ª





Trama

La vita di Justine è un libro le cui pagine sono l'una uguale all'altra. Segnata dalla morte dei genitori, ha scelto di vivere a Milly - un paesino di cinquecento anime nel cuore della Francia - e di rifugiarsi in un lavoro sicuro come assistente in una casa di riposo. Ed è proprio lì, alle Ortensie, che Justine conosce Hélène. Arrivata al capitolo conclusivo di un'esistenza affrontata con passione e coraggio, Hélène racconta a Justine la storia del suo grande amore, un amore spezzato dalla furia della guerra e nutrito dalla forza della speranza. Per Justine, salvare quei ricordi - quell'amore - dalle nebbie del tempo diventa quasi una missione. Così compra un quaderno azzurro in cui riporta ogni parola di Hélène e, mentre le pagine si riempiono del passato, Justine inizia a guardare al presente con occhi diversi. Forse il tempo di ascoltare i racconti degli altri è finito, ed è ora di sperimentare l'amore sulla propria pelle. Ma troverà il coraggio d'impugnare la penna per scrivere il proprio destino?




Recensione Libraio

Il quaderno dell’amore perduto è il romanzo di esordio di Valérie Perrin, autrice dell’amatissimo Cambiare l’acqua ai fiori e ne anticipa i caratteri che hanno agganciato e stregato i lettori di tutto il mondo.
Ritroviamo in questo primo romanzo la struttura a incastro, che crea un continuo rimbalzo tra presente e passato, in un dialogo che consente di ripescare racconti, ridare forma a memorie, restituire verità al vissuto.
La “Violette” di questa storia si chiama Justine ed è anche lei un’anima bella, capace di vivere nella semplicità, a Milly, un piccolo paesino da cui tutti vogliono andarsene, come suo cugino che sogna Parigi. Invece Justine ha trovato lì la sua pace: lavora come aiuto infermiera nella casa di riposo Le Ortensie, e, benché sia giovanissima, ha la capacità di entrare subito in sintonia con gli anziani ospiti. Justine li ascolta, perché sa che quando raccontano le loro storie, gli occhi velati si riaccendono di una nuova vitalità che viene dal passato.
Così è per la dolce Hélène Hel, l’ospite a cui Justine si è particolarmente affezionata. Hélène vive nel suo silenzio, in una realtà tutta sua: nella mente sente il sole sulla pelle, che illumina una spiaggia, il volo del gabbiano che sempre la segue, vede la sua bambina giocare, e vede l’amore della sua vita, Lucien.

- Vuoi che ti parli di Lucien?
- Sì
- Vieni qui. Incolla l’orecchio alla mia bocca.
Mi ero chinata su di lei. E avevo sentito ciò che si sente dentro una conchiglia: quello che si ha voglia di sentire.


Solo con Justine il mondo di Hélène prende forma e parola, diventa un racconto di una storia d’amore intensa, spezzata dalla guerra, fatta di momenti di immensa gioia e indescrivibile dolore, dove il destino ha un ruolo fondamentale. Justine compra un quaderno azzurro, lo tiene sempre con sé nella tasca del camice, ci scrive sopra La donna della spiaggia e inizia a trascrivere e poi a rileggere la storia di Hélène e Lucien, di una valigia blu con dentro il Mediterraneo, di parole che si imparano a leggere con le dita, come i ciechi, di un bistrot per vivere la felicità.

“Non si dovrebbe pregare che per il presente. Per dirgli grazie tutte le volte che ha i tuoi lineamenti”.

È un invito all’amore che viene dal ricordo e diventa presente, che Justine riceve e fa suo poco per volta, e che fa vacillare il suo desiderio di isolamento, di rapporti occasionali, di assenza di legami veri e profondi. Lei, orfana di genitori, si è trovata negli anni a “saltare una casella”, a non vivere la spensieratezza della gioventù, a preferire la musica e la compagnia degli anziani. Ma anche lei ha il suo gabbiano, che la segue e la protegge, e deve accorgersene, il quaderno azzurro come guida per liberarsi dalla monotonia e dalla solitudine.

Valérie Perrin emoziona dando forma e luce soprattutto ai protagonisti anziani, “i dimenticati della domenica” rivelando una delicatezza e una sensibilità che la sua penna sa trasmettere magistralmente.

“Essere vecchi non è che essere giovani da più tempo degli altri” (Philippe Geluck).

Il romanzo si apre con un esergo potente e molto attuale che rende omaggio alla terza età, depositaria di sogni e bellezza, punto di riferimento per i più giovani, oggi come allora. È singolare la forza di questo romanzo e del suo messaggio, in un momento in cui le case di riposo sono al centro delle notizie più sconfortanti del periodo. Una lettura di grande intensità umana sull’importanza di prendersi cura dei ricordi.

Recensione di Francesca Cingoli









Altre Informazioni

ISBN:

9788842933236

Condizione: Nuovo
Collana: LE STELLE NORD
Formato: Brossura
Pagine Arabe: 348
Traduttore: Maugeri G.


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