Ritenuto da molti contemporanei il primo romanzo moderno, rivelatosi sicuramente il capolavoro di D'Annunzio, "Il piacere" suscitò grande scandalo all'epoca della sua pubblicazione (1889). La figura di Andrea Sperelli, incarnazione perfetta del dandy che ad ogni senso etico, ad ogni autentico valore antepone il solo gusto estetico, rappresenta l'uomo "senza centro" che ha perso la propria identità inseguendo un ideale di bellezza effimero e illusorio. Sullo sfondo della Roma umbertina, Sperelli si muove tra alcove e duelli, salotti e mondanità, diviso tra un amore sensuale e uno spirituale. Nel suo spietato spirito analitico, nella sua debolezza morale si riconosce in qualche modo l'autore che, grazie a queste pagine in cui si alternano dinamicamente presente e passato, realtà e memoria, si affianca ai grandi narratori europei del suo tempo.
Altre Informazioni
ISBN:
9788854165113
Condizione: Nuovo
Collana: I MINIMAMMUT
Dimensioni: 203 x 32 x 134 mm
Formato: Rilegato
Pagine Arabe: 268
Pagine Romane: XVIII
I vostri commenti al Libro
1 recensioni presenti.
16/02/2016Di info.antonioantonino
5 stelle su 5
Estetica come ragione di vita. L'uomo in linea di massima, ricerca sempre il bello. Il bello vince. Romanzo adatto alla epoca odierna ove tutto è imperniato sulla ricerca della parvenza.
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