Come il pettirosso, passeriforme dall'indole solitaria e dalle abitudini alimentari selettive, anche i protagonisti di questi racconti vagano insofferenti tra i meandri cristallizzati dell'odierna società nella quale non riescono, o non vogliono, inserirsi. A questi "pettirossi", parolai, ribelli, disturbati, viziosi, malinconici, saccenti, apatici, sospesi tra ansia comunicativa e relativa confusione sentimentale, non resta che rifugiarsi in un'obbligata solitudine, che per non disperarsi dipingono come voluta. Senza però mai farsi mancare una dose d'ironia.