"Sono Tullio Banni, nipote e omonimo di mio nonno paterno Tullio Banni. Ho ereditato da mio padre un piccolo diario di guerra riguardante il primo conflitto mondiale e alcune fotografie di mio nonno. Ho deciso di redigere questa raccolta di testi e di immagini personali dell'artigliere Tullio Banni per conservarle in forma digitale. Al diario sono allegate alcune fotografie dell'epoca, originali, oramai deteriorate dal tempo, anche a causa di trattamenti fotografici di sviluppo non sempre adeguati. Alcune di queste fotografie sono state spedite ai suoi familiari, ma altre sono state portate a casa alla fine del conflitto. Quelle portate a casa di persona non furono spedite perché la Censura Militare avrebbe potuto confiscarle, in particolare un'immagine piuttosto cruda di cosiddetto "fuoco amico" con cadaveri di artiglieri italiani deceduti per l'esplosione di un pezzo di artiglieria difettoso. Le fotografie riportano annotazioni di luoghi o un commento sul dorso. L'artigliere Tullio Banni lasciò la sua Batteria dopo tre anni di servizio permanente e quindici mesi di guerra italo-austriaca."