Loris studia cinese perché vuole impiantare una società import-export con l'oriente. Trasporta manichini per l'amico Pascucci e vive in un grande condominio ai margini della metropoli. Ma i rapporti con i suoi coinquilini non sono dei migliori: timido e sgangherato com'è, non è simpatico a nessuno. A tutti sembra un cittadino inquietante e sospetto, fuori dalle più consolidate regole di questo mondo. Sarà lui il maniaco pluriomicida che ha seviziato e ucciso diciotto donne? In una serie di gag, l'ignaro Loris subisce le peggiori angherie. Contro di lui si abbattono pregiudizi e paure. Non sa di portarsi addosso l'infamia di essere nientemeno che il "mostro" da sbattere in prima pagina.