Perché piange Marichka? Perché è sola più che mai. Perché Rodione è un'ombra sognante, un vizioso, un disilluso. Marichka e Rodione sono due ragazzi, due studenti universitari della città di P. e il sentimento che li ha uniti è stato un'ebbrezza dei sensi. Ma ormai la loro storia è al capolinea. E Rodione cosa fa? Non piange, ma per superare la "sbronza" dovrà trasformarla in mito, a ritroso: da come è finita a come è iniziata, tra farfalle adulatrici, metamorfosi di osti in querce, gigli (quasi) sempiterni e pidocchi parlanti. Un romanzo che, parlando d'amore, diventa un fiume impetuoso e colorato, una sbornia di fantasia.