“Il cuore ha le sue ragioni, che la ragione non conosce” B. Pascal
L’essere umano, sostiene Umberto Galimberti ne Il Libro delle emozioni, è fatto di mente e cuore. A cominciare da Platone in avanti però la maggior parte dei pensatori occidentali ha invitato gli uomini ad affidarsi alla mente razionale perché capace di governare le passioni e le emozioni più disordinate.
Possiamo però dimenticarci completamente che anche il cuore ha le sue ragioni? La vita dei nostri antenati ad esempio era guidata dalle sensazioni emotive con cui arrivavano a capire in modo immediato e senza riflettere che cosa era vantaggioso o dannoso per la sopravvivenza e la conservazione della vita. Così fanno anche gli animali.
Ci sono situazioni o pericoli che richiedono decisioni rapide su cui non si può indugiare troppo tempo, spiega il professore Umberto Galimberti. In un mondo dominato invece dalla razionalità tecnica le emozioni da un lato vengono sempre più emarginate, dall’altro si innesca una reazione opposta, che vede nell’espressione emotiva del proprio sentimento come l’unica legge di vita.
Il Libro delle emozioni invececi vuole farriconoscere che a questo dualismo è possibile sfuggire grazie al riconoscimento di che cosa sia un’emozione.
Nella paziente ricostruzione del nostro vissuto più profondo Il Libro delle emozioni ci insegna a riscoprire la nostra intimità, lo spazio cioè che si nega alla vista indiscriminata di tutti ma che si sceglie di mostrare alle persone che decidiamo di “fare entrare nel proprio segreto profondo e spesso ignoto a noi stessi”.
Recensione di Samuel
