Gli anni Ottanta rappresentano un periodo del tutto speciale nella storia della motocicletta. Ormai è lontano il decennio precedente con la sua ondata di nuove maxi moto ed ora tutte le maggiori Case costruttrici si devono confrontare su un terreno molto più impegnativo e competitivo. I quattro marchi giapponesi hanno risolto le lacune legate alla ciclistica e propongono favolose 4 cilindri super sportive, inavvicinabili da chiunque in fatto di raffinatezza costruttiva e prestazioni assolute. Le Case italiane aggiornano le moto della decade precedente senza apportare alcuna rivoluzione ma puntando molto sul loro indubbio carisma. E gli altri? In Europa solo la BMW è capace di reagire investendo enormi risorse finanziarie grazie anche al reparto automobilistico. Il marchio di Monaco mette in campo una serie di modelli completamente rinnovati con motore per la prima volta a 4 cilindri. In Inghilterra, dopo dieci anni di letargo, risorge la Norton, che per distinguersi punta su nuovi modelli dotati del motore Wankel. Nessun altro costruttore la segue su questa strada. Si aggiunge anche un marchio nuovo inglese, la Hesketh, di proprietà dell'omonimo Lord. Al di là dell'Atlantico riprende slancio la Harley-Davidson che propone una nuova serie di moto puntando soprattutto sullo spirito "heritage" e con il coraggio di proporre il telaio finto-rigido da anni Trenta. Anche negli States nasce un nuovo marchio, la Buell che, sulla base dei motori di Milwaukee, realizza fascinose moto sportive in piccola serie. Tutto questo e molto ancora è in questo titolo che aggiunge un nuovo tassello all'Enciclopedia della moto, completando fra l'altro la trilogia dedicata agli anni Ottanta.