"È un racconto autobiografico, scritto con uno stile immediato, profondo, scorrevole ed intenso, in cui si colgono le introspezioni psicologiche e la capacità di trasmettere al lettore le sensazioni provate da chi, come me, si trova ad attraversare un tunnel. Anche i ricordi (dall'infanzia staccata dalla famiglia di origine, ai rapporti con i fratelli anch'essi ectoplasmi di un nucleo abituato a non accogliere, al rapporto bellissimo con i figli e alla descrizione di come questo si sia invertito e meravigliosamente mutato, alla gioia nel ricevere aiuto, etc.) espressi con prosa immediata e colloquiale, mai pesante, fanno di questo racconto un qualcosa di utile a chiunque si trovi a vivere un momento difficile" (l'autrice)