"Il crepuscolo celtico", pubblicato dapprima nel 1893, e rinnovato nel 1902, coincide con la rinascita della letteratura irlandese, gli inizi del Teatro Nazionale d'Irlanda. William Butler Yeats ne dà l'impulso più grande, con raccolte di fiabe, antologie, studi, drammi, racconti, e soprattutto con la sua poesia, dove i miti celtici rivivono alla luce della tradizione ermetica. Come scrisse Giorgio Manganelli nel 1987, salutandone la prima versione italiana, il crepuscolo è il luogo «altro» da cui nasce la stessa poesia di Yeats; «il testo inglese ... - accuratamente rifatto a cura di Rosita Copioli - offre un esempio della prosa di Yeats, una prosa lievemente, molto lievemente cantabile, che allude, talora parola per parola, alle sue poesie».