Molti di quelli che hanno conosciuto Claudio Ghezzi hanno legato il suo nome al Grignone e ai suoi record di salite su quella montagna (quasi 6000), ma Claudio non è stato solo "il re del Grignone". Tante voci sono state raccolte nel libro a lui dedicato dopo la sua tragica scomparsa, e tutte lo descrivono nella stessa maniera: prima di essere un alpinista esperto e infaticabile, Claudio era un uomo generoso, disponibile con tutti e al contempo schivo e riservato. La fama raggiunta sulle vette del Grignone (al punto da essere per tutti "il Claudio della Grigna") non gli ha mai fatto perdere quel passo lieve e discreto, di chi rifugge il clamore ma non nega mai una mano tesa ad aiutare.
