I tiranni delle ombre di Clive Cussler appartiene alla serie di romanzi degli Oregon Files, che ha per protagonista la nave Oregon e il suo capitano Juan Cabrillo, chiamato in causa solo per le missioni speciali.
I tiranni delle ombre, romanzo del 2018 del prolifico autore di avventura mancato nel febbraio del 2020, è stato a scritto a quattro mani con Boyd Morrison, e già dalle prime pagine ci porta nell’universo ricco di azione che ha reso amato Cussler ai suoi lettori. In particolare l’incipit di I tiranni delle ombre è ambientato più di 2000 anni fa in Oriente.
L’imperatore di allora aveva affidato ad alcuni eletti conoscenze avanzatissime. Le aveva affidate a più persone, note secondo la leggenda come i Nove Ignoti, perché affidare conoscenze così vaste ad una sola persona sarebbe stato potenzialmente pericoloso per le sorti dell’umanità.
Secoli sono passati, quell’antica saggezza si è dissipata mentre la sete di conoscenza (e potere dell’uomo) è esponenzialmente aumentata.
Il cuore di I tiranni delle ombre risiede tutto in una domanda: cosa succederebbe se i Nove Ignoti fossero esistiti davvero e se i loro discendenti stessero lavorando, utilizzando quel potente sapere, per creare una tecnologia senza precedenti?
Il mondo ne beneficerebbe o, al contrario, rischierebbe di essere distrutto?
Ecco il conflitto che muove I tiranni delle ombre e che quindi obbliga Juan Cabrillo e gli uomini dell’Oregon a muoversi tra forze opposte, pericolosissime minacce e una tecnologia avanzata a servizio di perfidi scopi.
I tiranni delle ombre vede nuovamente la Terra in pericolo, stretta nella morsa dei tiranni che compaiono nel titolo, le cui sorti sono nelle mani di Cabrillo e dei suoi abilissimi collaboratori.
Recensione di Stefania C.