Anno del Signore 1873. Il neonato Stato italico cerca di imporre nuovi costumi e nuove usanze, ma, dopo Porta Pia, i sabaudi attriti con lo Stato Pontificio e la comunità cattolica sono considerevoli. In un piccolo paese del Basso Mantovano si verifica un fatto eclatante e inaudito: i parrocchiani decidono di eleggere da soli il parroco. Si tratta di un episodio realmente accaduto, ma, in questa versione romanzesca, non sono gli ideali a spingere il popolo a ribellarsi al volere vescovile, bensì il fatto che il pretino sia "dotato" di un vasto naturale, che alletta soprattutto la parte femminile della minuta comunità. Tra ironia e umorismo, con un occhio alle nascenti lotte bracciantili, anche il Re e il Papa dovranno fare i conti con la spinosa vicenda. Lo stile della scrittura mescola alto e basso, dalle citazioni auliche al dialetto, per rendere un deferente omaggio alla straordinaria ricchezza, purtroppo dimenticata, della lingua italiana.