In un Messico distrutto dagli uragani, senza quasi più il sole, con una difficile emigrazione degli "indocumentados" verso l'America per fuggire, tribù di psicopatici sotto l'effetto dei funghi aztechi allucinogeni hanno ricominciato la pratica dei sacrifici umani credendo di fare tornare la luce del sole donando la vita. Quetzalcoatl, dio bianco della pace e compassione, simboleggiato da un rettile e un colibrì, contrapposto alla sete sanguinaria di Huitzilopochtli, vive nell'anima di un pistolero messicano, in uno Stato devastato dalla distruzione e stupidità.
