Giovanni Grevenbroeck con i suoi tre figli (Orazio, Alessandro, Carlo Leopoldo) rappresenta molto più di un'impresa familiare nell'ambito della pittura. Il maestro oriundo emigrato in Italia nella seconda metà del Seicento importa la ricetta stilistica fiamminga che non solo sigillerà i suoi paesaggi e le scene di porto, ma anche gli omologhi dipinti e battaglie, cui si uniscono vedute di Napoli e Parigi, confezionati dai suoi discendenti. Giudicati con parole entusiastiche dai contemporanei ed apprezzati dai collezionisti del proprio tempo, i Grevenbroeck, con il passare dei secoli, sono condannati ad un oblìo che ne inficia pesantemente la reale portata artistica, tutt'altro che trascurabile. Il volume si pone come obiettivo di "riabilitare" la personalità di ogni singolo componente della famiglia attraverso una puntuale indagine documentaria, cui si accompagna la rigorosa classificazione delle opere. Come risultato, giunge un suggestivo affresco del proprio tempo, in cui tra eleganza e scorrevolezza narrativa, valori iconici e prospettici declinati in una tecnica da miniaturisti, si dipana una complessa avventura.
