Una nuova ricostruzione dei primi trent'anni di Silone. Un libro che contiene molti testi inediti, tra cui un estratto di Le tre sorelle di Gabriella Seidenfeld, biografia militante della prima donna di Silone, e una lettera inedita del 1949 a Silone dell'amico Panfilo Giorgi con note sul loro rapporto con gli americani. L'infanzia, l'adolescenza e la giovinezza di Ignazio Silone in una sorta di spy story che riporta in vita l'Italia tumultuosa del primo Novecento. "Fenicotteri" era il nome con cui si chiamavano tra loro o comunisti clandestini sotto il fascismo, che come gli uccelli dalle ali rosse, volavano da una città all'altra per consegnare la stampa clandestina. Tra di loro Secondino Tranquilli (alias Ignazio Silone), di cui Renzo Paris racconta qui la vita segreta, dal 1900, anno della sua nascita, al 1930, quando scrisse in Svizzera il suo romanzo d'esordio, che è anche il suo capolavoro: Fontamara. Basandosi su alcuni documenti inediti, Paris segue passo passo l'infanzia, l'adolescenza e la giovinezza di Silone insieme a quella di suo fratello Romolo: il terremoto del 1915 che distrusse Pescina, la crescita politica interiore, il primo approdo a Roma attraverso i buoni uffici di don Orione, il congresso di Livorno, i viaggi a Mosca, Parigi, Barcellona, Zurigo, seguendo di pari passo la disillusione politica e l'allontanamento dalla formazione religiosa. I fenicotteri per certi versi è una spy story dove le identità di Silone sono sempre cangianti, fino alla schizofrenia finale che lo consegnerà in mano ai dottori della Psiche, nella clinica svizzera di Jung. Sfilano nel romanzo personaggi come Gramsci, Togliatti, Stalin insieme alle sue donne dell'epoca, Gabriella Seidenfeld, l'ebrea rossa, e Aline Valangin, la psicanalista che lo introdusse nell'ambiente dei grandi intellettuali e scrittori del tempo, tra cui Thomas Mann; ma anche il misteriosissimo Guido Bellone, che morì pazzo, insieme allo storico Dario Biocca.