Il testo consente al lettore di penetrare nei meandri del misticismo ebraico e occidentale e di rivivere le esperienze dei patriarchi ebraici, cercando di porsi in una prospettiva diversa dalla solita. Egli entrerà nel mondo del sacro cercando di realizzarsi come iniziato, ovvero di un uomo o donna che si trova in un nuovo inizio di vita, per avere una visione totalitaria e totalizzante dell'esistenza. I patriarchi diventano così strumenti per migliorare la nostra vita, per scoprire gli archetipi del maschile che ci portano alla scoperta di noi stessi. Abramo sarà il buon padre che guida alla fede e alla speranza, simbolo di comprensione, compassione, abbondanza e benessere. Isacco sarà il figlio diletto, simbolo di obbedienza e disciplina, modello del figlio primogenito che tutti vorrebbero, saggio e responsabile. Giacobbe sarà l'archetipo dell'astuzia, il giovane furbo che inganna ma a sua volta viene ingannato. Insegna la strategia e il controllo delle emozioni. Leggere questo libro significa iniziare una sfida con sé stessi, per guardare le proprie ombre, così da portare la Luce lì dove all'inizio era impensabile vederla.