La poesia non è attesa passiva, ma un'ispirazione che va cercata, provocata. Occorre una predisposizione all'apertura, la disponibilità ad abbandonarsi a ciò che non si manipola. Questo è il percorso creativo: viaggio-ispirazione-traduzione, l'essenza di Homoiosis. Il raggiungimento di un presunto stato di grazia ci colloca in una dimensione dove tutto è contemporaneo, dove non esiste la "discriminazione" dei tempi. Qui, la materia del vivere e la possibilità di portare fuori le conoscenze percepite - "verità" e immagini - sono a portata di mano. Tradurre con sincerità quel che ci arriva addosso significa essere onesti e rinsaldare il legame con il Tutto. Homoiosis: somigliare a qualcosa che ci trascende, che riempie i nostri vuoti. Ma anche assimilare, prendere, portare dentro. In tale contesto si intrecciano storie e versi senza una successione razionale, solo simbolica. Si esce dalla zona confortevole per accendersi: "ci accendemmo con abbracci folli/nei corpi caldi rozzolati e svegli".