di Gemma Calabresi non è soltanto una testimonianza di un fatto ormai tristemente noto nella storia dell'Italia contemporanea.
Che cosa è La crepa e la luce di Gemma Calabresi lo spiega lei con le sue stesse parole:
Ho 75 anni, non so ancora quanto durerà questo mio viaggio qui. Scrivo questo libro per lasciare una testimonianza di fede e di fiducia. Per raccontare l'esperienza più significativa che mi sia capitata nella vita, quella che le ha dato un senso vero e profondo: perdonare.
Nelle parole di Gemma Calabresi, nell'intera lettura di La crepa e la luce, il concetto di perdono è tutto fuorché un'idea astratta.
E' qualcosa di tangibile, forse non semplice da fare proprio.
Ma per comprendere come sia possibile avvicinarsi al perdono quando si ha vissuto sulla propria pelle non solo la tragedia, ma anche la parte più meschina dell'essere umano, Gemma Calabresi racconta il suo vissuto emotivo.
Il percorso che passo a passo tra tantissime ombre, ma anche molta luce, le ha permesso di fare ciò che il perdono insegna.
Chi compie un omicidio effettua un'operazione particolare: disumanizza la persona che viene uccisa.
Gemma Calabresi, in un lungo percorso di fede, comprensione e compassione, compie esattamente l'opposto: chi ha ucciso, non è soltanto un assassino. Un assassino non è solo le sue idee e la sua mancanza di valori, è anche padre, è figlio, è un insieme di umanità.
Il racconto di chi resta è testimonianza storica ed intima, il cui valore si arrotonda nel momento in cui si fa rappresentazione universale di un percorso di crescita interiore.