Nell'estate del 1907, Theodora Bosanquet aveva ventisette anni. Era inglese: piccola, con occhi chiari velati di azzurro; discreta, distante, piena di grazia e di misura. Nell'ufficio di Londra dove sbrigava pratiche burocratiche venne a sapere che Henry James era in procinto di assumere una nuova segretaria. Decise subito di candidarsi, e dopo un breve e memorabile colloquio diventò la sua fidatissima, irrinunciabile collaboratrice. In questo memoir, delizioso per aneddoti e curiosità, la Bosanquet ne traccia un ritratto intimo, intelligente, ironico e affettuoso, e al lettore sembrerà di vedere dallo spioncino il grande scrittore dettare, tenersi la testa fra le mani cercando una parola perduta, costruire la sua prosa complessa con la sola voce, in quel prodigioso fluire – lento, precisissimo e ininterrotto – da cui scaturivano, come per magia, i suoi capolavori.
