Dal lento scorrere di un treno lungo la tratta Pechino-Ulaanbaatar, attraverso le vastità aride del deserto del Gobi, riaffiorano memorie di altri viaggi, spedizioni, storie intrecciate e incontri inattesi. Un giornalista con undici anni di vita in Cina e numerosi ritorni in Mongolia si rimette in cammino, ripercorrendo le proprie tracce per intrecciare pensieri critici e restituire istantanee - nel senso più profondo e letterale di fotografie - di un percorso che attraversa più Asie. Non un semplice tragitto geografico, ma un mosaico di volti, paesaggi, contraddizioni e sguardi che si sovrappongono. Non una linea retta, bensì una deriva. Un viaggio che si muove tra scrittura e fotografia, nel tentativo di ricucire mondi che la politica vorrebbe separati e offrire al lettore occidentale una prospettiva di quei territori libera da stereotipi e propagande.