Macchine da guerra enormi dotate di arti poderosi; ferro, bulloni e (volendo) anche un po’ ruggine; paleotecnologia in puro stile Diciannovesimo Secolo proiettata nel futuro prossimo venturo; robot giganti comandati dal suono della voce umana del pilota, che non siede al sicuro in una cabina al loro interno, bensì resta aggrappato a maniglie posizionate sulla loro superficie esterna, in balìa di qualsiasi attacco; spionaggio, controspionaggio, organizzazioni internazionali di polizia, gruppi terroristici incappucciati che – come nella miglior tradizione – vogliono “conquistare il mondo” per diventarne i “padroni”, o scienziati pazzi e rancorosi che vogliono cordialmente distruggerlo; eserciti di eroi leggendari o mitologici della letteratura orientale antica che entrano prepotentemente nel mondo reale e, a suon di tecniche mistiche, affrontano in battaglia corazzate nucleari volanti. Tutti insieme rumorosamente.