Un libro per palati fini, e animi delicati, Generi di conforto propone “ricette del cuore, storie di famiglia e piccole magie per celebrare il lato buono della vita”.
Promessa ambiziosa ma mantenuta e superata, perché le Sorelle Passera sono brave a raccontare se stesse, i propri ricordi, l’emozione che profumi e aromi riportano alla mente, e ne fanno dono con molta grazia, ironia quanto basta e tanto colore, di fiori, di ingredienti, di creazioni che sposano anche la musica.
Loro ne fanno ricette, non solo di cucina: sono ricette di sentimento, dove il cibo è cura, attenzione, un gesto affettuoso che ha origini lontane. C’è un mondo poetico nei loro racconti, che vanno indietro all’infanzia, ai sapori della nonna, a una memoria che ha qualcosa di magico, al calore che veniva da un assaggio, nel disordine di una cucina piena di vita e di amore. Cose imparate da bambine e poi arricchite negli anni con la propria creatività, con i colori dei viaggi fatti, delle cose scoperte, con l’esperienza.
Sono ricette sincere, per mani esperte e non, e per tutte le possibili occasioni, da leggere e provare per innamorarsi di ogni pagina, in un album di immagini coloratissime, deliziose e di parole piene di verità.
Il dosaggio degli ingredienti non è una scienza esatta per quanto mi riguarda: in certi casi in cui predomina l’affetto si naviga a vista, privilegiando i propri gusti anche dal punto di vista cromatico e fer¬mandosi più a lungo nel porto che si preferisce.
Da regalare alle persone care, Generi di conforto non è un ricettario comune, è un libro eccentrico e appassionante, è una carezza e ci restituisce la cucina per quello che deve essere, un mondo di ricordi e di sapere, di animo e di semplicità, non di esibizione e competitività.
Ci si può salvare, curando l’anima, anche cucinando.
Comincio tagliando a fette il pane che ho scelto di tre tipi diversi perché le sfumature, in cucina come nella vita, sono importanti. Poi mi perdo in tutte quelle piccole mansioni che rendono terapeutico il cucinare: affettare e spruzzare di limone l’avocado, bollire le uova di quaglia, affettare e grigliare l’ananas. Che pace...
Recensione di Francesca Cingoli