Anno 1950. Un giovane diplomatico polacco. Sposato con una pianista italiana, viene richiamato a Varsavia; dopo alcuni mesi, i due decidono di fuggire dalla Polonia stalinista con l'intento di raggiungere l'italia. Inizia da qui la cronaca dei fatti di Mya Tannenbaum: numerose le vicissitudini e gli incontri. "Da un lato c'era una Polonia ostile, forse incompresa. Dal lato opposto c'era la Polonia della nostalgia e dello struggimento di un grande polacco in esilio: Fryderyk Chopin".