Ginevra è un'anima ferita. Il suo matrimonio è ridotto ormai a una vuota convivenza e Carlo, suo marito, ha da tempo una relazione clandestina. Nel vuoto affettivo che la circonda, Ginevra è conquistata dall'amore di Marco, ma commette l'errore di farsi sorprendere tra le sue braccia proprio da Carlo. Questo porterà alla rottura definitiva del matrimonio, ma soprattutto provocherà in lei una catastrofe interiore: Ginevra sarà additata come una moglie infedele e di dubbia moralità. C'è un fatto, però, che pesa più di ogni altro: il suo comportamento viene associato a quello della nonna materna, di cui nessuno conosce l'identità, ma ritenuta da tutti una donna di malaffare, per aver abbandonato la figlia neonata. Le colpe di quella nonna sconosciuta gravano sul cuore di Ginevra come un macigno: è possibile che lei abbia ereditato la tendenza ad essere una donna di facili costumi, come dicono? Nasce così il desiderio di riscattarsi e, con esso, l'esigenza di capire chi fosse quella nonna e quali fossero le sue ragioni
