«Il Nobel per l'economia viene assegnato ogni anno
a quegli economisti "che hanno nel precedente anno
reso un grande servizio all'umanità", secondo la definizione
della banca centrale svedese. […]
«È l'economia una scienza? Si merita, l'economia, lo
stesso peso scientifico di fisica, chimica, medicina?
[…] L'applicazione di un metodo di indagine fondato
sulla razionalità è possibile anche per l'economia? In
termini diversi: può l'economista seguire le stesse procedure
che valgono per scienze "dure" come la fisica o
la chimica? […]
«L'economia è costituita da un campo di idee che riguardano
il modo con il quale le persone si organizzano
attraverso istituzioni e comportamenti, creando
regole in grado di soddisfare i loro bisogni e desideri.
È per questa ragione che esistono imprese, mercati,
sistemi di produzione di beni e servizi e regole per
governarli. Esistono ovviamente leggi fondamentali
in economia, come esistono in fisica o in chimica; gli
economisti usano tali regole e le applicano al loro
metodo di indagine in modo rigoroso. Il problema è
che le regole economiche hanno a che fare con il comportamento
umano, che è notoriamente incostante
e difficile da sintetizzare in forma matematica. […]
«Questo lavoro non intende essere né un manuale
di economia né una storia del pensiero economico.
Non ha l'organicità del manuale né la completezza e
il respiro necessari ad una storia del pensiero economico.
Abbiamo voluto, servendoci dei premi Nobel
per l'economia, socchiudere una porta per cercare
di cogliere le dinamiche che hanno caratterizzato la
riflessione economica nel corso degli ultimi quattro
decenni o poco più.
Quando guardiamo attraverso una porta socchiusa,
non vediamo tutto quello che si trova dall'altra parte,
ma solo una piccola porzione della realtà, su cui,
peraltro, crediamo valga la pena concentrare la nostra
attenzione.»