"Chi entra nel regno libero, e quasi senza confini e senza problemi, di un sicuro poeta naturalista, come Alberto Nessi, un regno governato e osservato e scrutato e ammirato, anche fanciullescamente, dal suo sguardo religioso e fiducioso e incuriosito, persino 'ammaliato', chi lo segue instancabile nel suo cammino ('A lungo nella terra ho camminato...') e nel suo ripetuto e continuo illuminarsi e intenerirsi, o nel suo ricordare o descrivere o lodare o invece denunciare, non pu? non ammirare la sua straordinaria capacit? discorsiva e osservativa dell'intero mondo che ci circonda. Un mondo pieno di cose belle e spesso, specialmente le pi? belle, 'avvolte dal mistero'. Cose belle e misteriose, che sono da cercare e da guardare e descrivere, ossia da raccogliere come le 'bellissime conchiglie', perch? '... la bellezza autentica, paziente, /.../ resta sempre in attesa / di essere raccolta da uno sguardo'.(...)" Neuro Bonifazi