Questa volta è Dio che parla, scende e prende posizione sul palco, parlando all'uomo che è seduto il platea e che finalmente è costretto ad ascoltare. Dio si rivela all'umanità e prima di generare per lei una via di fuga, parla agli uomini della terra, come un padre che prima di perdonare il figliol prodigo, cerca di riprenderlo e di donargli gli strumenti per la comprensione. Molte volte nella storia dell'umanità, sono state date indicazioni che potessero mantenere un filo di collegamento con i nostri creatori, mostrando la strada, il senso delle varie incarnazioni su questo pianeta. Un viaggio di redenzione, attraverso le dieci dimensioni sephirotiche dell'albero della vita, per riscoprire le virtù necessarie, per divenire l'Uomo Nuovo. È l'Arcangelo Raffaele, che guida il peccatore attraverso i vari passaggi, accompagnandolo in un percorso di amore e di guarigione. Dio parla dal palco della vita e analizza ogni realtà che ha fatto di noi ciò che siamo, dando indicazioni sul nuovo che verrà e indicando l'unica via di fuga possibile per ricominciare con nuovi presupposti, atti a portarci dove la coscienza opera giustamente e dove l'essenza opera per la verità. Descrive e racconta il percorso dell'anima, fatto di tappe atte a creare l'Uomo Nuovo, il motivo ultimo della sua Creazione. Racconta, attraverso una storia, le qualità necessarie a creare un percorso che possa riportarci a Lui. Che possa ricreare i presupposti per una nuova prospettiva. Un nuovo mondo che innalza la natura umana ad un ruolo superiore di consapevolezza, più vicino a Dio e alle sue leggi. Parimenti abbassa ciò che non è più idoneo a far parte delle leggi supreme, relegando ciò che non è, nei bassi reami dell'inferno. Il luogo dove brucia l'anima e dove lo spirito si dissolve nel nulla cosmico.
