Benvenuti nel Dark Circus, l'oscuro spettacolo del new gothic e dell'assurdo, un vortice di volti grotteschi, personaggi inquietanti e situazioni impossibili e kafkiane, velate da un macabro romanticismo e da una pungente ironia. Tutto il libro è percorso dall'inconfondibile vena pulp dell'autore che lascia costantemente spiazzati. Il grottesco, il weird, l'horror, il realismo estremo, lo humor, passando per il thriller e la black comedy. L'autore se ne resta fuori da qualunque schema, non segue alcuna regola, creando un geniale equilibrio fra dramma, metafora e nonsense. Un bizzarro e incontrollabile incrocio fra Twain e Lansdale, Vonnegut e Lovecraft, Bierce e Welsh. Al richiamo del Dark Circus risponde una fauna bizzarra, troviamo infatti fate vampire crudeli, lupi mannari innamorati, la morte che indossa mutandine rosa, Colombina e Arlecchino in viaggio su un vecchio furgone Volkswagen, alieni e partigiani che combattono fianco a fianco contro i nazisti nella Seconda Guerra Mondiale, nonché un tizio che sta traslocando nel proprio gomito, e ovviamente anche il Brujo, lo stregone poeta alter ego dell'autore, sempre alle prese con le "stronzate paranormali più assurde".
