Gli scritti presenti in questo volume esplorano la presenza del cibo nella produzione dantesca, in particolare nella Commedia, grazie a un approccio interdisciplinare che coinvolge conoscenze filologiche, letterarie, linguistiche, storiche, mediche, chimiche, giuridiche, di storia dell'arte per delineare profili di approfondimento non solo dell'opera letteraria, delle epoche e dei personaggi qui rappresentati, ma anche della nostra storia e del nostro tempo. Nella ricerca letteraria, come in quella giuridica, chimica, medica e artistica si esprimono conoscenze e comprensioni antropologiche che ruotano intorno all'arte di discernere i linguaggi così come i sapori, di distinguere il buono e il cattivo, il dolce e il salato, ciò che è commestibile da ciò che non lo è, ciò che è buono anche in senso etico e ciò che non lo è, ciò che è giusto da ciò che è ingiusto, l'abbondanza e la penuria, gli affetti e la nostalgia di chi si sente parte di una comunità e di chi l'abbandona con il suo carico di parole, di simboli, di ricordi e di affetti.