Oggi siamo di fronte a un nuovo processo di alfabetizzazione, l'unico in grado di rendere il cittadino consapevole e protagonista di un afflusso comunicativo e informativo tanto ampio da permettergli di essere anche protagonista in senso pluridirezionale. Ma cosa accade veramente con la digitalizzazione delle nostre vite? Possiamo sentirci al sicuro da intromissioni e condizionamenti? I creatori degli algoritmi, che di fatto rappresentano le nuove vestali dell'informazione, controllano tutto. Con il digitale si scrive per essere letti da un algoritmo e si legge quel che seleziona l'algoritmo. Abitando tuttavia i social, ci trasformiamo da individui anonimi in persone con una immagine, una storia, aspirazioni, pensieri e atteggiamenti propri; e, come persone, chiediamo sempre più un dialogo. Come in ogni epoca, la società cambia e apre voragini che inquietano per lo stato di incertezza in cui sprofondiamo, ma le occasioni di riscatto restano altrettanto vive. Se da un lato la cyber propaganda può agire indisturbata contro il nostro volere, la conquista degli "algoritmi di libertà" non sembra più essere un'ipotesi azzardata e inverosimile.