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settis salvatore - costituzione!

COSTITUZIONE! PERCHE' ATTUARLA E' MEGLIO CHE CAMBIARLA


5 stelle su 5 1 recensioni presenti


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Dettagli

Genere:Libro
Lingua: Italiano
Editore:

Einaudi

Pubblicazione: 05/2016





Trama

Si approfondirà ancora il baratro fra i principi della Carta fondamentale e le pratiche di governo? Nella Costituzione troviamo scritti la sovranità popolare, il diritto al lavoro, alla salute, alla cultura, il precetto di orientare l'economia e la proprietà secondo il principio supremo dell'utilità sociale (cioè del bene comune). Troviamo un orizzonte dei diritti dei cittadini, non ancora pienamente attuato, per cui possiamo dire con Calamandrei che "lo Stato siamo noi". Lo Stato, non i governi. Perché i governi hanno fatto il contrario: hanno smontato lo Stato, ridotto lo spazio dei diritti, svenduto le proprietà pubbliche, anteposto il profitto delle imprese al pubblico interesse. Dobbiamo essere con lo Stato in nome della Costituzione, anche contro i governi che non la rispettino e vogliano, anzi, distorcerla con improprie manovre. Dobbiamo misurare i drammi dell'economia sul metro della Costituzione, cercarvi soluzioni rivolte al bene comune, principio supremo che informa ogni sua parola.




Note Editore

C come Costituzione, la nostra Carta fondamentale: è doveroso impegnarsi per dare attuazione ai suoi principî fondativi, e non esercitarsi a smantellarla.
Si approfondirà ancora il baratro fra i principî della Carta fondamentale e le pratiche di governo? Nella Costituzione troviamo scritti la sovranità popolare, il diritto al lavoro, alla salute, alla cultura, il precetto di orientare l'economia e la proprietà secondo il principio supremo dell'utilità sociale (cioè del bene comune). Troviamo un orizzonte dei diritti dei cittadini, non ancora pienamente attuato, per cui possiamo dire con Calamandrei che «lo Stato siamo noi». Lo Stato, non i governi. Perché i governi hanno fatto il contrario: hanno smontato lo Stato, ridotto lo spazio dei diritti, svenduto le proprietà pubbliche, anteposto il profitto delle imprese al pubblico interesse. Dobbiamo essere con lo Stato in nome della Costituzione, anche contro i governi che non la rispettino e vogliano, anzi, distorcerla con improprie manovre. Dobbiamo misurare i drammi dell'economia sul metro della Costituzione, cercarvi soluzioni rivolte al bene comune, principio supremo che informa ogni sua parola




Prefazione

Una scelta di scritti civili che invitano a colmare il baratro fra i principî della Carta fondamentale e le pratiche di governo.




Autore

Salvatore Settis, archeologo e storico dell'arte, ha diretto il Getty Research Institute di Los Angeles e la Normale di Pisa. È presidente del Consiglio scientifico del Louvre. Collabora con «la Repubblica», «Il Sole 24 Ore» e «l'Espresso». Tra i suoi libri pubblicati per Einaudi ricordiamo Italia S.p.A. (2002), Futuro del 'classico'(2004), Paesaggio Costituzione cemento (2010), Azione popolare (2012), Costituzione incompiuta (2013, con A. Leone, P. Maddalena e T. Montanari) e Se Venezia muore (2015).










Altre Informazioni

ISBN:

9788806230715

Condizione: Nuovo
Collana: EINAUDI. PASSAGGI
Formato: Brossura
Pagine Arabe: 320
Pagine Romane: XI





I vostri commenti al Libro

1 recensioni presenti.

12/07/2016 Di sergio.naldini
5 stelle su 5

Bel libro



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