Il corpo, in questo volume, viene interpretato come luogo di elaborazione e di espressione del sé e di influenza tra differenti stili di vita, e come campo di studi privilegiato per una estetica del film che tenga conto del modo in cui viviamo l’audiovisivo (attraverso gli occhi e le orecchie, per cominciare).
Il linguaggio cinematografico – per sua stessa natura – scompone e ricompone il corpo attraverso la scala dei piani dell’inquadratura, e nella sua storia ha raccontato l’umano in tutte le sue potenzialità. Dalle metamorfosi della fantascienza ai traumi dell’horror, dalle catastrofi ridicole del comico alle malattie del melodramma, dalle passioni fisiche del genere erotico al realismo del cinema documentario, il corpo umano è in fondo il diario scritto della storia del cinema.