Come delfini tra pescecani è un nuovo giallo di un autore italo francese che ha pubblicato le indagini del Commissario Ansaldi attraverso il selfpublishing e che è pronto ora a conquistare il pubblico italiano nella neonata collana Le stanze di Salani.
L’autore Come delfini tra pescecani è Francois Morlupi e mette in scena una squadra di poliziotti stramba e un po’ folle.
Siamo per le strade di Roma, nel tranquillo e anche un po’ noioso quartiere di Monteverde. Al locale commissariato di polizia sono stati assegnati dei soggetti un po’ particolari, come il Commissario Ansaldi, integerrimo e preparato ma soggetto ad attacchi di ansia; il suo braccio destro Eugenie Loy, poliziotta anch’ella integerrima ma “con evidenti problemi di socialità” e completamente priva di empatia; ci sono William Leoncini, agente speciale e ragazzo di colore adottato con una strana passione per il nazismo e Roberto Di Chiara, ingenuo e appassionato di film coreani sottotitolati; infine Eliana Alerami, apparentemente la meno strana ma solo perché è l’ultima arrivata e non sa ancora come destreggiarsi in quello che è il Commissariato più strambo d’Italia.
Come delfini tra pescecani è un giallo italiano che porta con sé i toni della commedia perché naturalmente, questa squadra di matti che tutti vogliono tenere lontana da qualsiasi caso, si ritrova a indagare sul suicidio di un solitario ottantenne, dando il via a un’azione ricca di sarcasmo e colpi di scena.
Recensione di Stefania C.