«La cifra metaletteraria del libro - che parla anche di sé stesso, della propria incubazione - sta qui, in questo sforzo di autodefinizione che arriva, però, a fallire costantemente: da una parte si segue la passione di un alter ego dell'autore per il Giappone, lo scrittore Satoshi Yagisawa e altre cose; dall'altra gli eventi del libro sono inframmezzati da un florilegio di appunti sulla letteratura giapponese (e non). La natura ibrida del libro, insomma, permette a Picarazzi di utilizzare uno spunto narrativo per sviluppare razionalmente (cioè, in linea di massima, anti-narrativamente) alcune questioni centrali nel suo percorso e presenti in altri suoi libri, come appunto il mondo nipponico (compreso Mishima, cui l'autore ha dedicato il saggio Yukio Mishima. Gioventù, Bellezza, Morte tra Mito e Illusione e di cui ha tradotto Patriottismo) oppure la storia e la politica (centrali in Diario-strettamente personale e ?o?????a)» (dalla prefazione di Antonio Francesco Perozzi)