Chi sono gli "altri" e da che cosa dipende il loro statuto subalterno? È sulla base del sesso, dell'orientamento sessuale, della religione, del colore della pelle e della classe che avviene la costruzione sociale dell'alterità. L'"altro" è la donna, il queer, l'arabo, il nativo, il povero. L'ideologia dominante liberale tollera, cioè tende la mano, avendo cura di lasciare sospesi nel vuoto i tollerati-dominati. L'omosessuale è tollerato se sa mantenersi discreto, il musulmano è tollerato se si nasconde per pregare, la donna è tollerata se le sue esigenze egualitarie non ledono il salario e il potere dell'uomo, l'orientale è tollerato se lascia che gli eserciti americani uccidano la sua famiglia per liberarlo dalla dittatura. L'ingiunzione a integrarsi è soprattutto un invito ad essere simili, a seguire le regole non ufficiali ma molto reali dell'"Occidente". Irriverente, incisiva, ironica, Delphy mette a nudo le colossali mistificazioni dell'ideologia dominante, sospesa tra rigetto e inclusione delle "differenze", sempre più conciliata con le disuguaglianze che riproduce su scala nazionale e internazionale.