Il racconto etnografico da voce a storie e persone che abitano margini e limiti o inconsueti spazi di affermazione e libertà. La donna in catene, la lavandaia eletta libera officiante del rito, la misteriosa oscurità di Rudra l'aghori, la forza gentile di guruji Hari Das Tyagi e i suoi insegnamenti, Manoj e gli altri a guadagnar tempo per non perdere la casa. Fra meraviglia e turbamento il boato pandemico e la ricerca generano o svelano imprevisti spazi d'azione. Mediazioni e conflitti, incontri ed emozioni, s'inerpicano fra la vertigine e gli abissi custoditi da Banaras o emersi dal moderno kali yuga. In un Paese già estremo di costituzione la riflessione antropologica avanza attraversando insegnamenti e strumenti delle tradizioni locali. Prefazione di Gianni Pellegrini e Simona Taliani.