C'è scienza dove c'è errore, c'è filosofia dove c'è dialettica, c'è vita dove c'è custodia, c'è spirito dove c'è carne. L'approccio iniziale al controllo del coronavirus, messo in atto, forse, con giustificabile fretta e in assenza di considerazioni biologiche e cliniche accurate, ha certamente lasciato spazio a errate interpretazioni di alcuni aspetti della corretta dinamica patogenetica sviluppata dallo stesso virus. Sono occorsi tempi lunghissimi prima che l'uomo avesse piena consapevolezza che oltre a lui esistono anche altri organismi. Un filosofo, Fabio Gabrielli, e uno scienziato, Massimo Cocchi, alla luce di esperienze culturali diverse, eppure per certi versi anche convergenti, si interrogano su alcune figure, modalità, posture dell'uomo nei confronti della natura.