tornano gli anziani più arditi, arzilli e amati di Italia.
Bolle di sapone di Marco Malvaldi segna infatti il ritorno dei vecchietti del Bar Lume.
Ricordate le indagini, le imprese, gli improperi e le riunioni di Aldo, Ampelio, Pilade e del Rimediotti?
Con Bolle di sapone di Marco Malvaldi, ahimè, niente partite di briscola nè pettegolezzi al tavolo del Bar Lume.
Perché Bolle di sapone di Marco Malvaldi è ambientato durante la pandemia e il coronavirus ha scombinato le carte dei nostri vecchietti che, come tutti gli altri italiani, sono costretti in casa e trascorrono il tempo contando i contagi.
Un po' una conta dei morti, se consideriamo la loro fascia di età...
Sconforto e depressione, e aggiungiamo che Ampelio, con il femore rotto, è davvero giù di corda.
Eppure Bolle di sapone di Marco Malvaldi si adegua ai tempi e ci porta a seguire la "Banda della Magliadilana" attraverso tablet e zoom, inquadrature storte e documenti riservati. I nostri sono troppo ansiosi di indagare e ficcanasare nell'ultimo caso seguito da Alice Martelli, vicequestore in trasferta in Calabria dove due coniugi proprietari di pizzerie sono stati uccisi.
Come sempre, anche in Bolle di sapone, Malvaldi ci regala un'atmosfera al passo con i tempi ma al tempo stessa carica degli ingredienti che abbiamo sempre amato: ironia, suspense, sarcasmo, sapientemente mescolati a temi attuali.
Bolle di sapone di Marco Malvaldi è un giallo ben confezionato dove si ride e, a sorpresa, ci si commuove.
