L’immensa distesa che si apre tra il continente asiatico e le coste americane racchiude un mondo antico e ricco di fascino. Su rotte disegnate dai venti e dalle correnti, sono nate popolazioni e culture che nel corso dei secoli si sono di volta in volta integrate e frammentate, adeguandosi a una natura potente che ha ispirato pratiche religiose ed espressioni artistiche. La storia e le tradizioni dei popoli di Australia, Melanesia, Micronesia, Isola di Pasqua e Polinesia affondano le radici in antiche migrazioni dal continente asiatico. La prima tra queste, conclusasi circa quarantamila anni fa, ebbe come destinazione la Papua-Nuova Guinea e l’Australia. La successiva, risalente a circa diecimila anni fa, popolò gli arcipelaghi più lontani, fino alla Nuova Zelanda. Attorno al 1500 a.C. si diffuse invece la cultura lapita, che partendo dai suoi centri ancestrali in Nuova Caledonia si espanse fino agli estremi confini dell’Oceania fornendo nuovi spunti alle tradizioni artistiche locali. Inevitabilmente la distanza dalle sedi originarie, le diverse condizioni ambientali e le successive frammentazioni hanno portato a una differenziazione tra le culture, sempre aperte a influenze esterne. Dall’Asia, ma ben presto anche dalle coste americane, le rotte transoceaniche hanno interessato regioni sempre più ampie del Pacifico e il processo evolutivo è stato continuo, sebbene lento. Anche l’esplorazione europea, insieme alla colonizzazione e alla diffusione dei missionari, ha avuto un enorme impatto sulle culture locali.