Il nome di 'apocrifi' è attribuito a un vasto gruppo di opere giudaiche, composte per lo più tra il 200 a.C. e il 100 d.C., accomunate dal fatto di esserci note soltanto attraverso traduzioni d'origine cristiana e non direttamente da fonti ebraiche. Questi scritti andarono perduti nella tradizione giudaica in quanto esprimevano tendenzialmente idee contrastanti con la corrente che, dopo la distruzione del Tempio di Gerusalemme nel 70 d.C., s'impose sulle altre: il farisaismo. Questo secondo volume, curato come il primo da Paolo Sacchi, comprende: Il Terzo Libro di Ezra, i Giubilei, i Testamenti dei Dodici Patriarchi e la Vita di Adamo ed Eva, con la variante dell'Apocalisse di Mosè.