L'opera nasce dalla necessità di una nuova auto-comprensione per l'umano. Riprendendo il progetto originario di Max Scheler, dischiude l'Homo Creator - l'ultima e meno interiorizzata tra le cinque immagini dell'uomo - come nuova possibilità d'essere. Rivelando le condizioni ontologiche che rendono possibile questa forma di umanità (nulla e parola creatrice), e analizzando diversi pensatori occidentali, l'Homo Creator si configura come progetto umano radicale, capace di creare e incarnare il valore.