Cento poesie tratte dall'opera di Denise Levertov (1923-1997), voce importante del canone poetico nordamericano del secondo Novecento. Una scelta che intende presentare la varietà di forme espressive e tematiche della sua opera, dal registro liricoautobiografico a quello di ispirazione etico-religiosa, dalla testimonianza civile alla riflessione sul lavoro poetico. Connotata fin dall'esordio negli anni Quaranta da una forte impronta filosofica, la poesia di Levertov, ancora poco nota in Italia, si afferma con le raccolte degli anni Sessanta-Settanta, in cui tendono a prevalere la voce pubblica e la testimonianza civile nei confronti della guerra del Vietnam. Nelle ultime raccolte questa voce si attenua a favore di un tema profondo e pervasivo di tutta la sua opera: l'osservazione del mondo naturale e l'empatia con animali, alberi, montagne, laghi, creature viventi e senzienti, sempre più minacciate dall'opera di distruzione dell'uomo. Motivo che rende la sua opera poetica particolarmente vicina alla sensibilità dei lettori del XXI secolo.