La storia ha ancora tantissimo da raccontare, soprattutto nelle sue pieghe, quelle che si trovano tra i capitoli più importanti.
Alabama di Alessandro Barbero si colloca infatti tra le pieghe del capitolo della Guerra di Secessione ma che tocca anche il tema del razzismo.
Alabama di Alessandro Barbero è la storia di un eccidio, una strage di neri avvenuta in quel contesto di lotta che vide contrapporsi chi era contrario alla schiavitù e chi non voleva farne a meno.
Alessandro Barbero ha scoperto i dettagli di ciò che racconta in Alabama molti anni fa, ma solo oggi ne scrive all'interno di un saggio che è anche romanzo e che si pone perfettamente in linea con i tempi moderni.
Alabama di Alessandro Barbero è un racconto trascinante: la voce dei fatti è affidata ad un io narrante tra il comico e il dolente con note irritanti. Protagonista è una ragazza, una giovane studentessa che vuole sapere la verità sui fatto accaduti e per farlo va a stanare Dick Stanton, un soldato dell'esercito del Sud restio a parlare.
Ma non può non farlo.
Con Alabama di Alessandro Barbero ci inoltriamo in una specifica pagina di storia che sembra lontana ma che si ricollega troppo bene alla contemporaneità.
Lo facciamo con dovizia di particolari ma allo stesso tempo con un piglio quasi pop che caratterizza il celebre storico.
Mescolando la verità storica con quella romanzesca, Alabama di Alessandro Barbero è un ritratto del carattere americano che da sempre possiede i germi di ciò che negli ultimi tempi è esploso di fronte all'opinione pubblica: il suprematismo della razza bianca, il razzismo strisciante anche nella politica, la paranoia che permea un po' tutto lo spirito americano, il desiderio di vendetta personale nel farsi giustizia da sé, che si accompagna spesso a un contesto di disagio sociale.
Recensione di Stefania C.
